Messa a soqquadro la casa di Rocco Papaleo, il 38enne accusato di aver ucciso, assieme al 24enne Michele Sabba, Anna Rosa Tarantino durante un agguato del 30 dicembre 2017 a Bitonto. Il malvivente solo poche settimane fa aveva deciso di collaborare con la giustizia. Ma i clan della città non sono nuovi a questo tipo di intimidazione di livello mafioso.

Lo avevano fatto con l’appartamento del 20enne Giuseppe Casadibari che, ancora nel letto d’ospedale dopo essere stato sparato durante l’agguato di dicembre, aveva deciso di parlare con le Forze dell’Ordine, Un atto intimidatorio messo a segno dal 45enne Michele Rizzo.

Stessa storia anche per l’auto di un famigliare del 34enne Vito Antonio Tarullo che fu data alle fiamme il 12 febbraio nella zona 167 dopo che questi decise di pentirsi e rivelare alcune importanti informazioni fondamentali per le indagini e gli arresti del 17 marzo scorso.