“Noi incoraggiamo e tentiamo di far collaborare i cittadini con l’unica giustizia: lo Stato”. Il procuratore aggiunto della Repubblica, Francesco Giannella, è stato fermo nelle sue dichiarazioni durante la conferenza stampa tenuta questa mattina al Tribunale penale di Bari, a seguito dell’arresto di 25 persone appartenenti ai clan Mercante e Strisciuglio.

“Il punto più fastidioso di tutta questa vicenda – continua Giannella – è che un professionista, una persona di alto livello culturale, si sia rivolto ai gruppi criminali per riuscire a recuperare il suo motoveicolo, non confidando nella legge. Come se la mafia fosse il vero tutore dell’ingiustizia”.

“Chi denuncia è al sicuro, questo è quello che vogliamo far capire alla gente che subisce furti ed estorsioni – conclude il Procuratore -. Il punto principale è riuscire ad abbattere la mafiosità che è alla base della società”.