Il pregiudicato barese Luigi Di Gioia, accusato dell’omicidio volontario premeditato dell’agente immobiliare Giuseppe Sciannimanico, ucciso a Bari il 26 ottobre 2015, è stato condannato a 30 anni. La Corte di Assise di Appello di Bari ha confermato la pena inflitta in primo grado con il rito abbreviato.

Confermato anche il risarcimento danni ai genitori, il fratello e la fidanzata della vittima, costituitisi parte civile. La Corte di Assise di Bari si pronuncerà invece domani sulla richiesta di condanna all’ergastolo per Roberto Perilli, ex collega di Sciannimanico, ritenuto  mandante del delitto.