Situazione particolarmente incandescente all’interno del Consorzio di Bonifica Terre D’Apulia e negli altri tre commissariati da Alfredo Borzillo, indagato insieme ad altre due persone con l’accusa di aver favorito l’affidamento di un appalto di circa 68mila euro in cambio di sostegno economico per l’ultima campagna elettorale.

Borzillo, lo ricordiamo, era candidato con il movimento politico di Emma Bonino. L’appalto in questione sarebbe quello per il sistema automatizzato capace di monitorare la rete idrica, in modo da tenere sotto controllo la pressione, la portata e le perdite d’acqua nella zona del subcomprensorio di Minervino Alto e Loconia. Ad essere in dubbio non sarebbe il costo dell’affidamento all’azienda Emisfera Sistemi spa, fusione di sue società prima concorrenti tra loro.

La contestazione riguarderebbe la cifra giudicata troppo bassa che, a detta di chi sta investigando potrebbe nascondere altri accordi. Come abbiamo già detto, la sede del Consorzio è stata recentemente passata al setaccio dagli uomini della Guardia di Finanza. In tanti rimasero colpiti dalla perentorietà dei finanzieri, niente affatto disposti ad ascoltare le giustificazioni del commissario Borzillo, neppure sul possesso di 700 euro in contanti. I soldi furono sequestrati, così come il cellulare, nonostante il numero uno del Consorzio spiegò – con tanto di ricevuta – di averli ritirati qualche ora prima dallo sportello bancomat.

Dalle intercettazioni telefoniche e dai pedinamenti disposti sarebbe emersa anche un’altra prassi sospetta. A dicembre, tre mesi prima delle elezioni, il Consorzio ha assunto per dieci giorni, a partire dal 12 e fino al 22, duecento operai a tempo determinato per un investimento pubblico di circa 200mila euro: mille euro lordi ad operatore. Si tratta della delibera commissariale numero 529 del 26 ottobre del 2017.

Tra gli altri punti che le indagini dovranno chiarire, infatti, c’è proprio la valutazione dell’utilità di quelle assunzioni a tempo, in un mese in cui a causa delle piogge le richieste d’acqua avanzate dagli agricoltori scarseggiano. Quali rubinetti gli operatori assunti sono andati ad aprire? Quanta acqua è stata erogata? E dove? Quelle assunzioni hanno avuto un senso? Sono tante le domande alle quali si sta cercando di dare una risposta.

Se davvero si scoprisse che quelle 200 persone non avessero lavorato nel periodo dell’assunzione, o lo avessero fatto in modo diverso da quanto concordato, qualcuno potrebbe persino dubitare che quei soldi a Borzillo siano serviti a finanziare la campagna elettorale. Ciò che preoccupa, in questo caso così come in altri venuti recentemente alla luce, è il silenzio della politica, persino dell’opposizione in Consiglio regionale oltre che del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.