“Erano una dozzina, forse anche di più, ragazzini tra i 15 e 19 anni più o meno. Hanno sfondato il portone in legno antico del palazzo, e si sono messi a orinare nell’atrio. Quando me ne sono accorto mi sono messo a gridare per cacciarli e ho chiamato le Forze dell’Ordine, che però se la sono presa con molta calma. Quando è arrivata la Polizia ho anche detto che di poterli riconoscere, ma gli agenti mi hanno risposto che se non li colgono sul fatto non possono fare niente”. Il racconto di un padre di famiglia è tanto lucido e dettagliato, quanto amareggiato. Abita a pochi passi dal Redentore, dal luogo dove qualche giorno fa un 50enne è stato pestato fino a fratturagli due costole.

“Abbiamo dovuto far rinforzare il portone, per fortuna lo abbiamo fatto subito. Il giorno dopo sono infatti tornati e hanno tentato di buttarlo giù. Non ci sono riusciti, ma ora con i danni che hanno fatto ci toccherà cambiarlo. Siccome gli è andata male, si sono sfogati col portone accanto. Anzi che spendere soldi per sfamare la famiglia, ci tocca stare dietro a quello che combinano questi qua. Vandalizzano le auto, hanno orinato dietro la vetrina del cartolaio, è da oltre una settimana che va avanti così ormai”.

“Arrivano verso le 19.30 e se ne vanno intorno alle 21, fanno quello che vogliono e nessuno interviene. Mai che ci sia una pattuglia da queste parti, in pianta stabile. Quando chiami se la prendono comoda, siamo abbandonati a noi stessi. Io lavoro e certo non posso stare in casa ad aspettare che arrivino per tentare di fermarli, gli altri inquilini sono anziani e nessuno si interessa di noi. Ho contattato più volte anche la presidente del Municipio, Micaela Paparella, ho tentato di interessare le istituzioni, ma a nessuno importa”.