“Il Tar annulla le elezioni che lo scorso Giugno avevano portato all’elezione al primo turno del sindaco Alesio Valente. Accolto il ricorso (proposto da Domenico Romita e altri) che lamentava irregolarità nella presentazione della lista “Gravina on”. Dichiarata l’illegittimità dell’ammissione della predetta lista, il Tar di Bari – Seconda Sezione – ha annullato l’intero complesso delle operazioni elettorali”.

Un post asettico, comparso ieri pomeriggio sulla pagina facebook del Comune di Gravina in Puglia, il Tar ha deciso:”È illegittima l’ammissione della lista “Gravina on” alla competizione elettorale – si legge nella sentenza – e tale vizio inficia tutti gli atti della consultazione elettorale che, pertanto, devono essere annullati”. Dunque, in estrema sintesi, Alesio Valente non poteva essere proclamato Sindaco.

Che succede adesso? È la stessa pagina facebook del Comune che risponde ai tanti cittadini, divisi tra increduli ed entusiasti, a domandarlo: “Nell’immediato, una volta concluse le procedure avviate dalle autorità competenti a seguito della sentenza, comporterà il commissariamento del Comune da parte della Prefettura. Gli effetti della sentenza (compreso il commissariamento) potranno essere eventualmente sospesi (e annullati o confermati) solo dal Consiglio di Stato, se adito dagli interessati con ricorso”. Praticamente, a Gravina si torna zero a zero a palla al centro.

Il diretto interessato, Alesio Valente, la pensa in maniera diversa. Oltre ad aver affidato anche lui a facebook il proprio pensiero, ci ha detto: “Secondo me il Tar ha preso un abbaglio. Parliamo della elezione del sindaco in un Comune con oltre 15mila abitanti, dove si può esprimere il voto disgiunto. Dunque, anche volendo escludere la lista Gravina On, che pure è stata ammessa da una commissione esaminatrice a questo punto inutile, i voti al candidato sindaco non andavano annullati. In ogni caso le sentenze si rispettano e non si contestano, con gli avvocati stiamo studiando il ricorso”.

“Non ci sono stati brogli o che so io – ha aggiunto – semplicemente nel raccogliere le firme, quelli di Gravina On hanno riportato il nome del candidato sindaco solo sulla prima pagina e non anche sul foglio successivo. Chi ha presentato il ricorso si attacca a un cavillo, un vizio di forma per di mandare tutto all’aria. Semplicemente non sa perdere”.