Un bonifico da 600mila euro per l’acquisto, poi non avvenuto, di un immobile: sarebbe questa l’operazione sospetta che è finita nel mirino della Procura di Trani nell’ambito dell’inchiesta sul crac Ciccolella. Il fascicolo coinvolge il presidente del Fc Bari 1908 Cosmo Antonio Giancaspro, indagato per riciclaggio, che intanto ieri si è difeso assicurando la sua totale estraneità ai fatti.

Nella giornata di ieri, infatti, gli uomini della Guardia di Finanza ieri hanno effettuato numerose perquisizioni anche nell’abitazione privata e l’ufficio di Giancaspro nella sede della società sportiva alla presenza dei suoi difensori. Secondo l’ipotesi degli investigatori, Giancaspro nel febbraio 2016 avrebbe ricevuto un bonifico da 600mila euro su un conto personale per la vendita di un immobile dalla società Masa srl di Bellomo, quest’ultimo ritenuto dalla Procura un prestanome dei Ciccolella.

La trattativa per l’acquisto non andò a buon fine e la somma fu interamente restituita, ma l’ipotesi delle fiamme gialle è che si sia trattato di una finta trattativa immobiliare per dissimulare il trasferimento della ingente somma di denaro. Tra le ipotesi anche la possibilità che i soldi siano finiti in qualche modo nelle casse del Bari.