Jasmine Giordano
Una foto di Jasmine Giordano

Un’improvvisa accelerata e conseguente impennata della motocicletta su cui viaggiava come passeggero. Sarebbe stata questa la causa della morte di Jasmine Giordano, la 17enne che ha perso la vita poco prima di festeggiare il suo compleanno il 31 ottobre dello scorso anno sulla statale 16 a Bari. A raccontarlo è la Gazzetta del Mezzogiorno.

Lo scorso 11 gennaio, infatti, è arrivata la chiusura delle indagini per omicidio stradale in concorso coordinate dalla pm barese Chiara Giordano. Oltre al centauro alla guida della moto, risultano indagati a vario titolo anche il 23enne al volante dell’auto che ha travolto la 17enne e un altro motociclista.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura, il motociclista 23enne si sarebbe lanciato in acrobazie e velocità pericolose, non tenendo conto che dietro aveva una ragazza minore e con abiti non da centauro. Allo stesso modo l’automobilista che ha travolto la ragazza dopo aver cercato di sterzare – sempre secondo la Procura – procedeva sulla corsia di sorpasso a velocità superiore a quella consentita di 80 chilometri orari. un 25enne in sella a un’altra moto. Che avrebbe “abbandonato sulla corsia normale di marcia”, così ostacolando in qualche misura la manovra dell’automobilista al volante della C3.