Ti fanno dividere i bagagli. Ti chiedono nuovamente la carta d’imbarco. Ti fanno levare le scarpe. Ti fanno levare la cintura. Ti fanno levare giacca e sciarpa. Ti fanno levare orologio e bracciali. E ti buttano un deodorante per le ascelle se supera i 100ml. Ma ai controlli di sicurezza dell’aeroporto di Bari Palese una pinza multiuso, attaccata ben visibile allo zaino, con una lama retraibile di pochi centimetri (il giusto per i malintenzionati) la fanno passare senza problemi.

A quello zaino è sempre attaccata: una dimenticanza, ma meno male che il nostro amico non è “armato” di cattive intenzioni: “Potrei dirottare un aereo?” riflette con un sorriso sarcastico e, ricordando quanto accade nei film, questo pensiero è più che pertinente. Fortunatamente l’unica voglia che ha è quella di arrivare a destinazione, anche se la falla nel sistema di controllo all’aeroporto di Bari Palese potrebbe essere grave.

“Molto spesso noto gli impiegati allo scanner che chiacchierano dei loro affari e non guardano il contenuto dei bagagli o lo fanno svogliatamente, e farsi sfuggire queste cose è facile” dice con aria grave. Sicuramente un oggetto come un’arma da fuoco non passerebbe inosservata, ma anche un coltellino posto nelle mani di chi sa usarlo ha la stessa pericolosità:”Non voglio dare giudizi su quanto è accaduto – continua senza accennare a nessun sentimento di rabbia – perché non è il mio compito, ma in questo momento di tensione continua, di certo mi sarei aspettato non accadesse”.

Il protagonista di questa “avventura” durante il volo ha sfidato la sorte e ha poggiato la pinza multiuso sul tavolinetto, ha tirato fuori la lama e ha bevuto la sua bibita: nessuno ha detto nulla, anche se avrebbero potuto sequestrarglielo. Poco male, tanto con 3 euro lo avrebbe ricomprato nel negozio di cinesi sotto casa. Ma siccome è ancora tra le sue mani, per via della sua natura da rompiscatole, invece di lasciarlo a casa la prossima volta sarà nuovamente attaccato allo zaino.