Televisori, divani, materiale di risulta, vestiti, cartoni, pneumatici, mobili e soprattutto amianto. Che l’ex parcheggio del Mulata fosse diventato una vera e propria discarica a cielo aperto si sapeva da tempo, ma col passare degli anni la situazione si è ulteriormente aggravata.

L’intera area è ormai usata abitualmente come discarica, gli sporcaccioni vengono qui per liberarsi di qualsiasi cosa e lo fanno completamente indisturbati e lontani da occhi indiscreti. Il tutto è poi facilitato dall’accesso libero all’area: forse basterebbe chiudere l’ingresso per limitare quantomeno l’abbandono dei rifiuti.

Col passare del tempo questo angolo dimenticato sulla complanare della statale 100 è diventato l’isola felice degli incivili: non c’è infatti nessun controllo, nessuna famigerata fototrappola, nessun pericolo di essere “beccati”.

Lo spazio rimasto libero per scaricare le proprie cose è ormai talmente poco, che manca solo l’abusivo “del caffè a piacere”, in perfetto stile parcheggio, a gestire la situazione. Potrebbe essere la nuova frontiera del business fai da te, tanto da queste parti non viene nessuno a controllare.