Ad offrire un racconto ancor più dettagliato e coinciso di quello che sarebbe avvenuto questa notte all’esterno del liceo artistico De Nittis è un altro studente che in un post pubblico su Facebook racconta il tentativo di occupazione respinto “con la forza” da un vigilante armato.

“Questa notte un gruppo di studenti del liceo artistico ‘De Nittis’ è entrato all’interno dell’istituto con l’intenzione di occupare la scuola per dare voce alle problematiche interne presenti ormai da anni. Dopo essere entrati (senza provocare nessun tipo di danno) a volto scoperto e dopo aver controllato la zona posteriore della scuola, si sono diretti verso l’entrata principale con la speranza di accedere alla struttura in totale sicurezza.

È proprio qui che accade l’impensabile: un agente di sicurezza del corpo IVRI che precedentemente si era nascosto per colpirli alla sprovvista, si fa trovare all’interno del veicolo di un collaboratore scolastico e non del corpo di sicurezza al quale appartiene. Dopo aver suonato il clacson per intimorirli, esce furiosamente dall’auto munito di pistola, senza neanche essersi dichiarato come un addetto alla sicurezza; punta l’arma ad altezza volto, caricandola e minacciando di sparare, così rincorre i ragazzi che giustamente di fronte al pericolo sono scappati.

Nella corsa una ragazza è caduta tagliandosi gravemente la mano ed è stata successivamente portata al Pronto Soccorso; altri ragazzi si sono provocati danni lievi, suggerendo all’agente di riporre l’arma senza ottenere risultati. Dopo di che sono fuggiti per evitare che la situazione degenerasse.

Gli studenti raccontano di avere dialogato con l’agente mentre si affrettavano a scavalcare, il quale ha riferito esplicitamente di essere stato incaricato il giorno precedente dal Dirigente Scolastico (consapevole della data in cui sarebbe avvenuta l’occupazione), permettendogli di intimidire gli occupanti con un’arma da fuoco, nonostante sapesse già in precedenza che la scuola sarebbe stata violata non da ladri o criminali, ma bensì da studenti impegnati a far valere i loro diritti e a migliorare la condizione interna strutturale e di gestione dell’Istituto”.