Sono 19 le persone a cui stamattina è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per il disastro ferroviario fra Andria e Corato che il 12 luglio 2016 causò 23 morti e 50 feriti. Gli indagati sono accusati a vario titolo di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose. Lo apprendiamo dalla Gazzetta del Mezzogiorno.

L’ipotesi della Procura è che l’incidente fu causato dall’imperizia dei capistazione Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, del capotreno Nicola Lorizzo e del dirigente del movimento Francesco Pistolato. Tra le persone indagate c’è anche il direttore generale del ministero delle Infrastrutture, Virginio Di Giambattista, che è accusato di non aver adottato “provvedimenti urgenti” per installare il sistema Scmt. A Ferrotramviaria è invece contestato di aver risparmiato 664mila euro sui lavori per l’installazione del «blocco conta assi» con cui si sarebbe potuta evitare la tragedia.