“È comparso all’improvviso urlando verso di noi come un pazzo ha caricato la pistola e ce l’ha puntata in faccia, a quel punto siamo scappati. Una ragazza si è ferita alla mano, così siamo andati al Pronto Soccorso per farla medicare”. Il racconto di uno dei ragazzi è lucido seppur concitato, l’esperienza vissuta la notte scorsa ha evidentemente lasciato il segno. Del resto il post pubblicato su facebook è molto chiaro, quello che è successo ha dell’incredibile.

“Questa notte a Bari si è rischiato il morto – c’è scritto sulla bacheca di Non solo Marange, collettivo di mutuo soccorso e cassa di resistenza – la vigilanza privata dell’istituto De Nittis ha minacciato di morte e puntato la pistola in faccia ad attivisti ed attiviste dei collettivi studenteschi durante un tentativo di occupazione”.

“In questo momento studenti e studentesse sono in assemblea autoconvocata all’esterno dell’Istituto – prosegue il post – contestiamo apertamente la scelta della Dirigente ‘Irma D’Ambrosio’ di avvalersi di una società di vigilanza privata armata al solo scopo di contrastare le mobilitazioni studentesche, così come ci hanno confessato alcuni professori, amareggiati e preoccupati per quanto accaduto questa mattina”.

I ragazzi dell’istituto artistico Pascali, sul lungomare Vittorio Veneto, con la partecipazione del corpo docente, hanno indetto uno sciopero bianco per protestare contro l’aggressione subita dai ragazzi del De Nittis nel quale le lezioni sono sospese, in attesa che ci sia un confronto con la preside.