La storia dell’imprenditore Angelo Lazazzera e della “sua” U-Tub, azienda nota nel mondo per la produzione di basi per pizze e pucce, giunge forse al capitolo cruciale: il blitz della Guardia di Finanza, che stamattina è andata nello stabilimento per acquisire fatture ed altra documentazione contabile, quella di cui è in possesso anche l’imprenditore che denuncia i suoi ex soci di averlo truffato per circa 1,2 milioni di euro , riducendo poi l’impresa sul lastrico.

La presenza dei finanzieri, costretti ad entrare anche dalla finestra per l’assenza dell’amministratore e quindi delle chiavi di alcune stanze, ha convinto Lazazzera a recarsi sul posto, ma la sorpresa è stata amara. Qualcuno aveva cambiato le serrature del cancello pedonale e della porta d’ingresso del corpo di fabbrica dove ha sede la sua abitazione. Mentre gli uomini della Guardia di Finanza procedevano con l’acquisizione dei faldoni coi documenti contabili, l’imprenditore ha chiamato la Polizia.

Alla fine di questa tribolata mattinata ed in vista dell’udienza di martedì prossimo, Lazazzera è riuscito ad avere le chiavi delle nuove serrature. Al momento del blitz c’eravamo anche noi. Gli ex soci non hanno voluto rispondere alle nostre domande, neppure alla madre di tutti i quesiti: perché non querelate Angelo Lazazzera in considerazione delle accuse pesantissime mosse nei vostri confronti.

Restiamo a loro disposizione, lasciando spazio per replicare, smentire o precisare. Intanto il paradosso è che U-Tub, nonostante il baillame, continua a produrre e fare utili. In tempi di crisi e vacche magrissime un tristissimo esempio di come un’azienda di successo possa essere ridotta sull’orlo del fallimento pur essendo una grande azienda.