La Corte d’appello di Bari ha confermato le condanne a un anno e sei mesi di reclusione (sospese) e al pagamento di 10mila euro di multa per l’ex presidente del Lecce calcio, Pierandrea Semeraro, e per l’imprenditore salentino Carlo Quarta, imputati nel processo sul presunto derby truccato Bari-Lecce di serie A del 15 maggio 2011. La partita fu persa dai biancorossi 2-0 e – secondo l’accusa – fu comprata dai salentini per 200mila euro.

Il tribunale ha deciso anche per il risarcimento danni per 400 euro a ciascuno dei 200 tifosi del Lecce che si erano costituiti parte civile con gli avvocati Francesco Calabro e Giuseppe Milli, nonché di una sessantina di supporter del Bari. I tifosi hanno denunciato di aver subito un “danno da passione”

I giudici hanno assolto “per non aver commesso il fatto” Marcello Di Lorenzo (condannato in primo grado a 9 mesi di reclusione e 5mila euro di multa), amico dell’ex calciatore biancorosso Andrea Masiello. Questi il 3 ottobre 2012 ha patteggiato a Bari la pena di 22 mesi di reclusione per quattro combine (Palermo-Bari, Bari-Sampdoria, Bari-Lecce e Bologna-Bari) insieme ai suoi amici Gianni Carella e Fabio Giacobbe, ai quali fu comminata la pena concordata di 17 mesi.