Assolto perché il fatto non sussiste. Dopo sei anni di processo si chiude la vicenda che ha visto sul banco degli imputati Fernando Prete, ex primario del reparto di Chirurgia “Carlo Righetti” del Policlinico di Bari, con l’accusa di omicidio colposo.

Tutto è iniziato dieci anni fa, quando il medico ha operato la professoressa barese Anna Maria Balestrazzi, all’epoca dei fatti 67enne, trovata priva di sensi nel letto di casa sua il giorno dopo essere stata dimessa dall’ospedale nonostante lamentasse continui sudori e spossatezza tale da non poter stare in piedi. Trasportata in Rianimazione al Policlinico e poi trasferita al Miulli, la donna è deceduta il 30 novembre 2007. In sostanza, l’accusa rivolta a Prete e altri 3 sanitari era proprio quella di aver dimesso la paziente troppo in fretta.

Due anni dopo, nel 2009, quattro medici sono stati iscritti nel registro degli indagati, ma al termine delle indagini la Procura ha deciso per l’archiviazione, ritenendo gli elementi insufficienti, decisione a cui i figli della professoressa hanno fatto opposizione.

Il Gip del Tribunale di Bari ha così deciso l’archiviazione delle accuse per gli altri indagati e disposto l’imputazione coatta per Prete. Durante sei anni di processo non sono emerse negligenze professionali e dunque l’ex primario, assistito dall’avvocato Francesco Paolo Sisto, è stato assolto.