A Bari va in scena la quiete dopo la tempesta delle ultime 48 ore. Oltre ad alcune macchine distrutte dagli alberi caduti per colpa della forza del vento, l’ingente danno si vede soprattutto sul lungomare Starita. I muretti sono stati disarcionati e il manto stradale mangiato dalla furia delle onde.

Nonostante quel pezzo di litoranea sia stato recuperato poco tempo fa, non è riuscito a sopportare le raffiche di vento, che a Bari, non hanno superato punte massime di 70 chilometri orari. La colpa di tutto questo non può nemmeno essere data alla pioggia che, in tre giorni, in tutta la provincia ha avuto una media compresa tra i 15 e i 30 millimetri. In fondo il maltempo non è stato così eccezionale, come percepito tra gli altri anche dall’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bari, Giuseppe Galasso.

Le stesse raffiche di vento e la stessa pioggia si sono abbattute anche sul resto del litorale barese, senza tuttavia causare quei danni. Osservando ciò che è rimasto in piedi, si vede in maniera inequivocabile come le lastre di pietra superiori fossero state appoggiate al muretto o, nel migliore dei casi, “incollati” con un sottile strato di cemento.

Non avrebbero mai potuto resistere alla forza delle onde e del vento. Il Comune ha annunciato di aver iniziato la conta dei danni, ma sarebbe anche il caso di fare quella delle responsabilità.