Suona al citofono e si piazza nello studio medico in via Peucetia, quartiere Japigia di Bari, nel tentativo di vendere i suoi suoi meloni gialli: due 3 euro, tre 10 euro. Un’offerta assurda, almeno quanto la vita di Antonio, il 23enne del quartiere Libertà che tutta Bari conosce “il ragazzo della frutta”.

Il 20 luglio scorso avevamo intervistato la mamma e il papà di Antonio (di cui vi riproponiamo il video) che avevano difeso il figlio: “È malato, non è un animale”. Avevamo provato ad andare oltre i tanti racconti fatti soprattutto da professionisti relativi alle presunte minacce ricevute dal giovane venditore, sentendo chi lo conosce più di ogni altro.

Da quel momento, però, la vita di Antonio non sembra essere cambiata di una virgola: con la sua bicicletta tenta di piazzare i suoi meloni gialli in giro per la città: “Non abbiamo fatto caso a chi avesse suonato – racconta un impiegato dello studio medico – ce lo siamo ritrovati dentro. Un medico ha provato con le buone maniere a liquidarlo offrendogli due euro, ma il ragazzo li ha rifiutati perché voleva a tutti i costi vendere la sua merce. Il suo fare perentorio non è certo rassicurante, soprattutto se ad affrontarlo sono delle donne”.

È già la terza volta in un paio di mesi che Antonio fa visita allo stesso studio medico, sempre col suo fare rude, di chi ha evidenti problemi e per questo va aiutato. “Eravamo più persone in studio oggi – continua il dipendente nel suo racconto – e quindi abbiamo potuto convincerlo ad allontanarsi senza che ci fossero conseguenze. L’ultima volta, però, il confronto, pur senza diventare fisico, è stato particolarmente acceso. Il suo comportamento imprevedibile è sinceramente difficile da gestire”.