Dalle polemiche ad altre polemiche, il parco Mimmo Bucci continua ad essere al centro delle cronache. Dopo il nostro servizio-denuncia con cui via abbiamo fatto vedere il menefreghismo di certi proprietari di cani, incuranti delle regole e della legge che impone il guinzaglio, museruola e la raccolta delle deizioni, nonostante i controlli delle Forze dell’Ordine, oggi il sindaco di Bari Antonio Decaro ha firmato l’ordinanza: divieto di accesso.

L’amico a quattro zampe deve restare fuori, punto. Troppo pericolosi per bambini, anziani e chiunque altro accede all’area, troppo degradate le condizioni igienico-sanitarie. Dunque, piuttosto che far rispettare con durezza le normative già previste per il bene di tutti, il primo cittadino ha scelto di percorrere la strada del niente a nessuno, una via che in ogni caso prevede un controllore. Non si capisce dunque perché chi se n’è infischiato finora, dovrebbe spaventarsi adesso, ma questo è un altro discorso.

Altre polemiche, dicevamo. Sì, perché così Antonio Decaro ha deciso di punire anche i proprietari diligenti, quelli che raccolgono gli escrementi e il cane se lo tengono al guinzaglio. In tanti hanno già alzato la voce per farsi sentire: “Non è giusto”, “Che c’entriamo noi”, “Loro non fanno i controlli e noi paghiamo le conseguenze” e via dicendo. Il tono dei commenti, aspri, è grosso modo lo stesso.

Tra le tante soluzioni praticabili, non dimentichiamo che Bari aveva già istituito una task force specifica della Polizia Locale, si è scelta quella di gonfiare i muscoli per spaventare l’avversario, coma fa il mingherlino davanti al colosso ben sapendo che comunque le prenderà di santa ragione, quella della resa delle Istituzioni davanti a chi non vuol saperne della legalità e della convivenza civile, quella che in un certo senso scontenta tutti. Tranne, naturalmente, i proprietari menefreghisti e arroganti. Loro continueranno tranquillamente a fare come gli pare.