La madre che ha picchiato una professoressa alla San Giovanni Bosco è riuscita ad arrivare quasi in classe senza nessun ostacolo o controllo. È l’elemento più preoccupante dell’episodio che vi abbiamo raccontato ieri, avvenuto nella scuola media barese: una maestra presa a schiaffi da una mamma “arrabbiata” peri i metodi di insegnamento, a suo dire troppo rigidi.

Secondo quanto abbiamo potuto apprendere, infatti, all’alunna era stato già sequestrato il cellulare nelle ore precedenti perché usava continuamente whatsapp durante le lezioni. Non contenta, la ragazzina ha continuato a fare chiasso e dire parolacce insieme ad alcune compagne, anche mentre la docente tentava di spiegare la lezione in inglese ad alcune ragazze pakistane.

Il primo, il secondo, neanche il terzo rimprovero sarebbe servito. Alla fine la professoressa, esasperata e con la pressione schizzata alle stelle, è uscita fuori dalla classe per cercare di calmarsi. Ma la ragazzina l’avrebbe prima inseguita, e poi avrebbe chiamato la madre con il cellulare di una compagna perché, a suo dire, i rimproveri della professoressa l’avrebbero fatta agitare.

Ed è a questo punto che si consuma la parte per certi versi più inquietante: dopo poco la madre avrebbe fatto irruzione nella scuola del quartiere Libertà, riuscendo non solo ad entrare facilmente nell’edificio, ma anche a salire al secondo piano e a raggiungere la professoressa vicino alla classe. Tutto senza nessun ostacolo, nessun controllo, nessuno che gli chiedesse chi fosse o cosa volesse fare.