Le presunte irregolarità emerse durante l’ultimo concorso per la formazione delle graduatorie della Multiservizi ha destato, come prevedibile, molto scalpore. Una ventina di candidati esclusi si sono rivolti al sindacato per accedere agli atti controversi e pensano che ci siano tutti gli estremi per la sospensione del concorso.

Durante la prova scritta, lo ricordiamo, sono stati immortalati decine di candidati con borselli, marsupi e cellulari, anche smartwatch, senza neppure il pudore di provare a nasconderli a chi avrebbe dovuto assicurare la trasparenza delle prove.

Tra le proteste, però, c’è anche chi ha messo in dubbio che fosse effettivamente messa nero su bianco l’esclusione come pena per chi avesse portato alla selezione oggetti “non consoni”. Carte alla mano, però, possiamo dimostrarvi che era espressamente vietato portare qualsiasi cosa che non fosse una semplice penna biro.

Nel bando di concorso (in allegato) si trova scritto, testualmente: “Ai candidati sarà consentito di accedere nella sede d’esame provvisti solo di una penna biro, pertanto, non sarà autorizzato l’accesso portando al seguito borse, borselli, zaini e bagagli vari, nonché cellulari e qualsiasi altro tipo di materiale. Si precisa che non essendo presente nella struttura un’area debitamente controllata per la custodia, si consiglia di presentarsi sprovvisti. Si declina, pertanto, qualsiasi tipo di responsabilità”.