“Sono pronto”. Sarebbe questo il contenuto dell’inquietante messaggio che il 37enne Antonio Di Paola avrebbe inviato, la sera prima dell’omicidio di Nicolina, a sua madre Donatella. A riferirlo è la stessa donna in un intervista rilasciata nel pomeriggio. L’uomo, lo ricordiamo, non si era rassegnato alla fine della relazione con Donatella Rago, e per questo in segno di vendetta avrebbe sparato in faccia un colpo di pistola alla povera 15enne.

La donna prima di essere ascoltata dai Carabinieri, ha visitato per una ventina di minuti la salma della figlia ed è poi tornata ad Ischitella, dove persino alcuni suoi parenti l’accusano di aver pensato più a se stessa che al bene dei propri figli. Lei, dal canto suo, nella stessa intervista replica dicendo: “Solo noi sappiamo cosa abbiamo patito avendo vissuto con quell’uomo. Io e Nicolina eravamo sorelle e amiche, ci confidavamo reciprocamente i nostri segreti”.

Domani intanto sarà dato l’incarico al medico legale per effettuare l’autopsia sui corpi di Nicolina e del suo assassino, poi suicida.