foto di repertorio

Ieri, alle prime luci del giorno a Palese, un passate ha richiamato l’attenzione di una pattuglia dei Carabinieri che si trovava in servizio notturno. L’uomo ha riferendo di aver udito le urla di una donna provenire da un chiosco.

L’immediato intervento dei militari, che in pochi istanti hanno raggiunto il luogo della segnalazione, ha permesso di scoprire un uomo, V.M. 38enne, e una donna, M.E., entrambi del luogo, chiusi in un chiosco e intenti in una accesa lite. La donna urlava e chiedeva aiuto.

Realizzato che era in corso una situazione di pericolo, i militari sono entrati e hanno liberato la donna, trattenuta contro la propria volontà in stato di choc, in lacrime, con i vestiti lacerati e fisicamente provata.

Dopo essere stata sottoposta alle prime cure, la vittima ha denunciato ai militari gli atti persecutori subiti per mesi da quell’uomo. Dalla relazione iniziale, il soggetto però non si è voluto rassegnare alla fine della loro storia, costringendo ripetutamente e dietro ricatti la vittima a incontrarlo.

La minaccia di divulgare informazioni sensibili, nonché le vessazioni fisiche e morali protrattesi nel tempo, sono finite con l’arresto in flagranza dell’uomo, condotto in caserma e poi in carcere.