Anche dopo il terribile terremoto che ha scosso il centro Italia nel 2016 c’è qualcuno che rideva pensando ai futuri affari. Si tratterebbe di Vito Giuseppe Giustino, imprenditore 65enne di Altamura. L’uomo, adesso ai domiciliari, è coinvolto nella inchiesta della procura dell’Aquila su presunte mazzette nella ricostruzione pubblica. A riferirlo è l’agenzia Ansa.

Giustino, presidente del Cda della società cooperativa l’Internazionale, è stato intercettato mentre “ride” – si legge nell’ordinanza del Gip – al telefono con con il geometra della sua stessa ditta, Leonardo Santoro, anche lui ai domiciliari. Santoro gli racconta quello che ha detto a Lionello Piccinini, dipendente del Mibact Abruzzo, a sua volta ai domiciliari, dopo il terremoto di Amatrice.

“Se ti posso essere utile, voi fate l’elenco, mo’ dovete fare uno screening dei beni sotto vostra tutela: se vi serve qualcosa per i puntellamenti, via dicendo, noi siamo a disposizione”, racconta Santoro a Giustino, che ride più volte. “Siamo strutturati, abbiamo una struttura potentissima e abbiamo bisogno di fare qualcosa per tenerci attivi. Abbiamo chiuso un po’ di cantieri e abbiamo diciamo una cinquantina di unità lavorative che non so dove c…o mandarle”.

Come si legge nelle 183 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice Giuseppe Romano Gargarella, dopo le nuove scosse di terremoto “gli imprenditori monitorati da questo ufficio, tra i quali hanno assunto un comportamento particolarmente cinico i rappresentanti della società l’ Internazionale, hanno cercato nuovi incarichi, grazie ai rapporti diretti con i pubblici funzionari”.

In merito, sabato 22 luglio il difensore dell’imprenditore ha inviato in redazione quanto segue:
Nella qualità di difensore di fiducia del sig. Giustino Vito Giuseppe, la presente per evidenziare che, come, palesemente, si evince dall’ordinanza applicativa della predetta misura, mai e in nessuna parte, il sig. Giustino Vito Giuseppe abbia riso della tragedia del terremoto di Amatrice e dei morti di tale tragica calamità, né ha mai gioito di tale tragedia nella speranza di ottenere nuovi appalti

In effetti, il Giustino, come risulta dalla semplice lettura degli atti e di una trascrizione di una intercettazione, comunque da verificare, “RIDE“, ovvero riderebbe, su una battuta che nulla centra con i morti e la tragedia di Amatrice e su altre questioni che nulla hanno a che fare con il terremoto di Amatrice!

Per l’effetto, vi invito a rettificare quanto arbitrariamente sostenuto nei vostri telegiornali / giornali, con espressa riserva di adire l’Autorità Giudiziaria per ottenere in tale sede giustizia per i vostri, ripetuti, servizi diffamatori.