“Poteva avere sui 20-25 anni, era magro, coi capelli rasati molto corti, indossava una maglietta chiara e dei pantaloncini, girava con la bici. Mi ha chiesto con modi garbati di cambiargli 20 euro perché doveva fare benzina, il distributore automatico accetta solo banconote e lui aveva tutte monete da due euro. Ha anche atteso che finissi di contare i soldi prima di andare via. Era buio e non ho prestato attenzione al fatto che fossero tutte monete fior di conio e tutte con l’effigie dell’Expo. Quando me ne sono accorta mi sono resa conto che al centro della monete c’è un segno di punzonatura, come se qualcosa sia stato premuto molto forte. Sono tutte false”.

Disavventura per una ragazza ieri sera, verso le 23, in largo Chiurlia, a Bari. Avvicinata con una scusa plausibile, per quanto pregna di particolari poco credibili una volta messi insieme, è stata truffata da un soggetto che evidentemente ha studiato tutto nei minimi dettagli per destare al minimo i sospetti. Dopo le segnalazioni dei mesi scorsi, dunque, a Bari è di nuovo pioggia di monete false.

Adesso è caccia al truffatore gentile: “Ripensandoci mi rendo conto che ne aveva tante altre, tutte con le stesse caratteristiche. Andrò a sporgere denuncia sperando che la cosa non dilaghi. Purtroppo è bene che stiano tutti molto attenti”.