“Abbiamo sempre pensato a qualche ricovero in un istituto o qualcosa del genere, pensavamo non ci fosse più”. A Carbonara oggi non si parla d’altro, il ritrovamento in casa propria di un anziano deceduto da tre anni ha lasciato tutta la comunità di stucco.

Il tenore dei commenti è grosso modo lo stesso: “Non ci siamo accorti di nulla  – ci ha detto qualcuno, anche infastidito da quelle che ritiene insinuazioni mosse ai vicini – perché non stiamo sempre lì a guarda chi va e chi viene, non toccava a noi andare a bussare per vedere cosa fosse successo, toccava ai familiari”. “Avevo sentito dire che fosse in una casa di riposo – ci ha detto una dirimpettaia – non mi sono preoccupata”.

“Sono venuti a cercarlo quelli della banca, credo tre anni fa – ci ha detto un’altra signora – se lo vedete, mi dissero, ditegli che lo stiamo cercando. Anche un legale. L’unica volta che hanno aperto la porta – racconta riferendosi ai nipoti – è stato per prendere il cane, due anni fa. Dicono di non avere la chiave, ma non è vero, cane era vivo, abbaiava e voleva mangiare. Lo hanno preso e lo hanno portato al canile”.

“Pensavo fosse una casa disabitata, non c’era nessun nome – ha commentato il postino, incontrato casualmente durante il giro delle consegne – poi corrispondenza non ne arrivava mai, non mi sono preoccupato”.