“Ho visto la morte in faccia”. Sabato scorso Nicola Teofilo se l’è vista davvero brutta: si è ribaltato con la sua auto ed è rimasto per alcuni minuti incastrato a centro strada. Si è salvato grazie alle cinture di sicurezza e all’intervento di un altro automobilista che lo ha soccorso.

L’incidente è avvenuto mentre percorreva la provinciale 120 che collega Polignano a Castellana. L’auto si è ribaltata probabilmente per alcuni dislivelli dell’asfalto, reso anche viscido dalla pioggia. Fortunatamente per Nicola solo un grande spavento, ma poteva andare decisamente peggio: “La cintura mi ha salvato la vita – ha scritto oggi in un post su Facebook – Oggi, più che mia, voglio gridarlo al mondo intero: Allacciatevi la vita!”.

Ad evitare il peggio anche l’intervento di un automobilista: “Un angelo. Sono rimasto incastrato, appeso alla cintura di sicurezza a testa in giù. Ero al centro strada in piena curva e poteva piombarmi qualcuno addosso. Questo signore si è fermato, ha messo il triangolo, ha regolato il traffico e mi ha soccorso. Vorrei ringraziarlo, chiunque sia”.

Quella strada, però, non è nuova a incidenti di questo tipo, anzi. Oltre ad essere stretta e ricca di curve presenta molti dislivelli a causa delle radici che emergono ai margini della carreggiata oltre ai rami che sporgono e rischiano di spezzarsi appena tira un po’ di vento. I punti in cui il guardrail è stato sfondato, inoltre, non sono mai stati riparati, diventando ulteriore motivo di pericolo.

Una situazione che è stata denunciata più volte dai vigili e dallo stesso Sindaco di Polignano, Domenico Vitto. La situazione, però, è la stessa praticamente da anni e il passaggio dalla provincia alla Città Metropolitana ha solo rallentato la macchina burocratica: “Quella strada è un pericolo pubblico – conclude Nicola – Dobbiamo aspettare per forza il morto prima di intervenire?”