Una serra e un laboratorio per la coltura della canapa indiana nella propria casa. A scoprire il pollice verde da manuale di un 40enne di Molfetta sono stati i militari della Guardia di Finanza che hanno arrestato l’uomo, già conosciuto per la sua “grande passione” alla coltivazione della marijuana e che adesso si trova in carcere.

Il giardino era stato ben suddivido in tre distinte aree: una per la piantumazione dei semi, una per la coltivazione delle piante ed una per l’essicazione delle infiorescenze. Appesi alle pareti, inoltre, numerosi poster raffiguranti varie specie di piante di canapa indiana, con l’indicazione delle rispettive caratteristiche e sugli scaffali manuali con tutte le informazioni necessarie per la coltivazione.

Una precisione quasi maniacale ed una organizzazione impeccabile quella dell’uomo che aveva allestito il laboratorio con ogni strumentazione necessaria. Oltre a semi di diverse varietà di canapa indiana, vasi, terriccio, annaffiatoi e fertilizzanti specifici, erano presenti termometri, termostati, timer, quadri elettrici con trasformatori di corrente, pompe di areazione interno/esterno, ventilatori, lampade alogene per la crescita delle piante, neon, macchine per la deumidificazione e tubature per l’areazione. Tutto predisposto per creare il microclima ideale per la crescita delle piante.

Inoltre, in un apposito spazio dell’alloggio, dedicato al confezionamento della droga, i Finanzieri hanno rinvenuto numerosi barattoli in vetro per la conservazione delle infiorescenze essiccate, una macchina per il sottovuoto e buste in plastica. All’interno delle serre sono state rinvenute 12 piante di canapa indiana, del tipo “Critical”, “Cheese” e “N Light”, per un peso complessivo di 6 kilogrammi, oltre a circa 400 grammi di marijuana essiccata e 2 bilancini di precisione.