Nuovi guai per Alfredo Santamato. Il 42enne autotrasportatore di Turi, già coinvolto in un procedimento penale per terrorismo internazionale e destinatario della misura di prevenzione della sorveglianza speciale, adesso finisce sotto i riflettori per un’altra vicenda giudiziaria. L’uomo, infatti, è indagato per corruzione minorile.

Durante la perquisizione in casa, infatti, la Digos avrebbe trovato e sequestrato dispositivi informatici contenenti un “filmino avente ad oggetto un rapporto sessuale fra Santamato e la moglie alla presenza della figlia di un 1 anno”. Il video, subito trasmesso anche al Tribunale per i minori che nelle scorse settimane ha affidato figli e moglie ad una struttura protetta, ha dato avvio anche ad un’altra inchiesta penale per corruzione di minorenne ed è stato acquisito agli atti dell’indagine per terrorismo con l’obiettivo, spiegano fonti inquirenti, “di delineare a tutto campo la personalità del soggetto”.

Nel decreto di applicazione della sorveglianza speciale per due anni si evidenzia anche come l’uomo “evidentemente ormai intriso di cultura integralista islamica, ha postato numerosissimi messaggi che esaltano le regole della sharia, finendo per ipotizzare una “polizia religiosa” per “controllare” i costumi e i comportamenti delle donne”.

Per questo i giudici parlano di “pericolosa progressione integralista”, “dalla iniziale conversione alla religione islamica – spiegano – è passato in poco tempo all’Islam integralista nelle sue forme più estreme, tipiche di paesi non democratici, per poi scagliarsi contro i miscredenti e infine pubblicare post che lasciano presagire un suo imminente atto di martirio”.