Tanto tuonò che piovve, o se volessimo giocarci su, tanto gas uscì dai tubi rotti, che il Comune si arrabbiò. Ieri, dopo l’ennesimo danneggiamento alla rete cittadina di distribuzione del gas avvenuto in mattinata, il dirigente del settore Traffico e viabilità Claudio Laricchia, al termine di una riunione con i responsabili delle imprese che stanno effettuando i lavori per conto di Enel, responsabile dell’operazione Open fiber, ha chiesto una sospensione temporanea dei lavori per verificare le modalità operative delle lavorazioni che in questi mesi hanno causato numerosi problemi alla rete cittadina dei sottoservizi.

Già nelle scorse settimane l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, forse sollecitato dai numerosi articoli di stampa e gli innumerevoli disagi provocati ai cittadini, aveva più volte richiamato l’azienda alla massima attenzione nell’esecuzione dei lavori, anche in virtù dell’organizzazione concordata tra Enel e Amgas che prevede l’esecuzione con “scavo a mano” dei tratti di trincea a ridosso delle tubazioni del gas, evitando così che il sopraggiungere dei macchinari speciali tipo “Vermeer” impiegati nello scavo delle minitrincee potesse interferire e danneggiare le tubazioni del gas.

Il provvedimento assunto ieri riguarda nel dettaglio la sospensione immediata delle lavorazioni di scavo, mentre autorizza la prosecuzione sia dei ripristini delle strade – fresatura e asfaltatura che ancora non si sono visti in realtà – nelle zone già interessate dagli interventi sia di infilaggio della fibra all’interno dei cavidotti posati.

Nelle prossime ore, fanno sapere dal COmune, si procederà con il ripristino definitivo dei tratti di viabilità che saranno percorsi dalle delegazioni del G7: il ponte Adriatico, tutto il lungomare Vittorio Veneto e la zona del Castello svevo. Contemporaneamente si lavorerà anche nell’altra zona della città interessata dai lavori per la fibra ultraveloce, che sta procedendo in due grandi blocchi, uno tra ferrovia e mare, l’altro tra ferrovia ed entroterra.

“Nella lettera inviata ieri dal nostro RUP – commenta l’assessore Giuseppe Galasso – abbiamo chiesto ad Enel una relazione dettagliata sui lavori svolti e sugli accorgimenti che intende adottare in futuro, e abbiamo chiesto anche che venga sottoscritto un accordo con AMGAS sulle modalità operative necessarie per la ripresa dei lavori. Non appena ricevuta la relazione convocheremo un nuovo tavolo con Enel ed Amgas per considerare le motivazioni addotte e i correttivi proposti per il prosieguo dei lavori, così da valutare se ci siano gli estremi per riprendere il cantiere con una nuova organizzazione. Lo stop dei lavori è tanto più necessario se si considera che ad oggi, degli 800 km di rete di scavi previsti nell’ambito del progetto Open Fiber, sono stati realizzati circa 160 km, pari al 20% del totale, e dunque è imprescindibile un chiarimento che ratifichi una volta per tutte gli aspetti organizzativi e le relative responsabilità”.