Nasce al quartiere San Girolamo il nono asilo nido di Bari. Dopo l’apertura, lo scorso novembre, dell’istituto di Carbonara, il servizio per la prima infanzia può dirsi completo per tutti i quartieri della città.

L’asilo “Costa” vanta tre le aule dedicate alle attività per lattanti, divezzi e semidivezzi, un’area mensa e un’altra riservata al riposo dei bambini, una lavanderia, una cucina, uno spazio comune per le attività ludiche, servizi igienici, uno spogliatoio e due uffici amministrativi.

L’istituto è stato realizzato in un immobile un tempo occupato dalla omonima scuola materna. La struttura si sviluppa complessivamente su una superficie coperta di 435 metri quadrati e può contare anche su spazi all’aperto circostanti l’edificio.

All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco Antonio Decaro e gli assessori Giuseppe Galasso (Lavori pubblici) e Paola Romano (Politiche educative e giovanili) oltre al presidente del Municipio III Massimiliano Spizzico.

“Oggi vorremmo siglare una sorta di patto educativo con le famiglie baresi – ha spiegato Decaro ai genitori che da domani accompagneranno i propri figli all’asilo – In poco più di due anni abbiamo aperto due nuovi asili nido, due centri ludici per la prima infanzia e consegnato una nuova scuola elementare a Macchie. Questo per noi significa poter dire alle famiglie: vogliamo prenderci cura dei vostri figli, che sono i figli di questa città”.

“Questa è una giornata importante per i residenti dei quartieri Fesca San Girolamo Marconi, e per tutti i cittadini del Municipio III che, con i suoi 51.500 abitanti, è il più giovane della città – ha detto Paola Romano -. Con questo asilo nido abbiamo rispettato l’impegno preso nel nostro programma: aprire due nidi nuovi arrivando così a 9 asili in città, tutti aperti sino alle 18”.

“Quello della Costa è un esempio di come un’amministrazione può pensare, programmare e appaltare un’opera pubblica in periodo di tempo breve e definito – ha aggiunto Giuseppe Galasso -. Dico questo perché la struttura che oggi inauguriamo, all’inizio del nostro mandato non era inserita in nessun programma triennale delle opere pubbliche e nessuno immaginava di poter utilizzare questa struttura per accogliere oltre 50 bambini piccolissimi con le loro esigenze”.