Emergenza neve, dopo Santeramo in Colle, una delle zone maggiormente colpite è certamente l’area compresa tra Corato, Altamura e Gravina. L’ondata di gelo e l’abbondante nevicata, seppur annunciata, ha messo in seria difficoltà anche una zona come questa, abituata alla coltre bianca, seppure non a questi livelli.

Il piano per la gestione dell’emergenza evidentemente non ha funzionato come avrebbe dovuto, al fianco di Forze dell’Ordine e Protezione Civile si sono schierati dal primo istante i tanti volontari iscritti a svariate associazioni, come hanno fatto le Guardie Ambientali d’Italia, presenti a Corato, come pure Terlizzi e Molfetta e molti altri paese della provincia barese.

Grazie ai mezzi fuoristrada di cui sono dotate, le Guardie Ambientali sono riuscite a trarre d’impaccio e riportare a casa sane e salve diverse persone in pericolo. È il caso, per esempio, di una famiglia rimasta bloccata in contrada Torre di Nebbia, vicino Corato. Tre ore in mezzo alla neve, la difficoltà di chiamare i soccorsi, in macchina anche una donna incinta, o come l’altra famiglia, con un bimbo di appena 8 mesi, anche loro salvati dai volontari delle GADIT, o ancora come i tre ventenni, di ritorno da un raduno, rimasti intrappolati nonostante viaggiassero su un piccolo suv.

Non solo operazioni di salvataggio, ma anche di supporto, come nel caso di alcuni medici di Andria, Ruvo e Corato, impossibilitati a raggiungere l’ospedale di competenza, prelevati da casa e trasportati con i mezzi in dotazione, messi nelle condizioni di poter svolgere il proprio dovere, e poi riportati ognuno al proprio domicilio.