Sono sei le persone arrestare dalla Polizia perché ritenute responsabili dell’omicidio del pregiudicato barese Donato Sifanno, di 39 anni. L’uomo venne freddato il 15 febbraio del 2014 al quartiere San Paolo.
Oltre che dell’omicidio, i sei arrestati sono ritenuti a vario titolo anche del precedente tentativo di omicidio di Sifanno. Il tutto aggravato dal metodo mafioso. Agli arrestati vengono addebitati anche i reati di porto e detenzione di armi da sparo, furto e rapina. A richiedere gli arresti è stata la Direzione distrettuale antimafia.
Il provvedimento cautelare è stato eseguito nei confronti di:
MISCEO Maria cl.’79, agli arresti domiciliari;
PACE Francesco cl.’84, già detenuto;
MICELLI Domenico cl.’74, già detenuto;
FASANO Michele cl.’86, già detenuto;
DE LAURO Giuseppe cl.’91, già detenuto.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile supportate da attività tecniche e dalle dichiarazione di un collaboratore di giustizia, hanno consentito di raccogliere elementi di responsabilità nei confronti degli arrestati che, in occasione degli agguati armati del 22 e 29 novembre e del 2 e 12 dicembre 2013, e successivamente dell’omicidio dello stesso Sifanno, hanno fornito supporto logistico, controllato e segnalato i movimenti della vittima, procurato e conservato le armi tra cui quella utilizzata per il grave fatto di sangue.

L’esecuzione della misura cautelare rappresenta il seguito dell’operazione portata a termine il 17 febbraio dello scorso anno, nei confronti degli esecutori materiali e del mandante del grave fatto di sangue tra i quali MISCEO Giuseppe cl.’64, TELEGRAFO Arcangelo cl.’92, MASTROGIACOMO Francesco cl.’90 e ABBRESCIA Nicola cl.’84.

L’omicidio di SIFANNO, appartenente al clan “MERCANTE”, contrapposto nella gestione e nel controllo delle attività illecite ai gruppi criminali “MISCEO” e “TELEGRAFO”, venne deciso in una riunione presso l’abitazione di Misceo Giuseppe anche a seguito dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco, esplosi dalla vittima, contro l’abitazione dello stesso Misceo.