Cinque colpi, quattro andati a segno, uno di questi alla testa. Emergono nuovi dettagli sull’agguato avvenuto ieri al quartiere Japigia in cui è stato ucciso il 40enne Francesco Barbieri.

Dai rilievi effettuati dagli investigatori, infatti, sono stati ritrovati cinque bossoli sull’asfalto: quattro colpi sono andati a bersaglio: tre proiettili hanno ferito il 40enne a braccio e spalla, uno, mortale, alla testa.

I sicari, in sella a un motorino, avrebbero inseguito il loro obiettivo nel quartiere Japigia, affiancando l’auto di Barbieri e hanno sparato infrangendo il finestrino dal lato del guidatore e colpendo la vittima. L’auto, fuori controllo, ha poi terminato la propria corso contro il muro di una scuola nei pressi del Palaflorio.

L’autopsia, che servirà anche a stabilire l’esatta traiettoria dei proiettili per ricostruire la dinamica dell’agguato, sarà eseguita nel pomeriggio. Secondo gli investigatori della Squadra Mobile di Bari, l’uomo aveva piccoli precedenti per spaccio ma non risulta affiliato ad un clan.