È da poco passata la mezzanotte quando quattro persone, camuffate da passamontagna, fanno irruzione all’interno di una sala slot di Via Napoli, in quel momento poco affollata. I malviventi impugnano una mitraglietta e due pistole. Indossano i guanti. Sotto la minaccia delle armi, rapinano il cassiere di 4.700 euro, l’intero incasso della giornata.

Messo a segno il colpo, i quattro si danno alla fuga per le vie limitrofe, anticipando solo di pochi istanti i Carabinieri, che arrivano sul posto a sirene spiegate. Grazie alla visione delle immagini del circuito di videosorveglianza, in pochi minuti i militari ricostruiscono le fasi dell’assalto, riuscendo a riconoscere i quattro balordi.

Una pattuglia che controlla la zona nota un gruppetto di giovani confabulare con atteggiamento sospetto in un luogo appartato. Uno di loro scappa subito. Alcuni di essi indossano indumenti corrispondenti a quelli immortalati poco prima nei fotogrammi visionati.

Durano poco le indicazioni fuorvianti degli altri due membri del gruppo, che alla fine si contraddicono. Si tratta di giovanissimi baresi, C.I. di anni 17 e L.V. di anni 20. Vengono pizzicati poco dopo essersi spogliati solo di alcuni degli indumenti utilizzati per la rapina. P.M., di anni 15, viene invece prelevato a casa dove si era rifugiato. Il quarto, un sedicenne noto ai Carabinieri, riesce a rendersi irreperibile.