Lo aveva detto il benzinaio della Eni sulla provinciale 231, a Terlizzi: “Lunedì ho subito l’ennesima rapina, ma ormai non le denuncio più perché tanto non succede mai ninete”. Gli aveva fatto eco Patrizia Del Giudice, la donna scippata della borsa alcuni giorni fa: “Le telecamere non servono se poi si può andare in giro col casco integrale“.

La somma di queste due tesi evidentemente fa il totale fosse confermata la rapina messa a segno ieri pomeriggio, Vigilia di Natale, alla Pescheria il Popolo-attenti all’urlo, al civico 73 di viale Japigia, quella resa celebre da Peppino Antonacci, il pescivendolo canterino, convinto che: “Di cozze non si muore, si muore per amore”.

Polizia e Carabinieri non avrebbero ricevuto alcuna denuncia. Il colpo, messo a segno da alcuni balordi col volto coperto dal casco integrale e armati di pistole, arrivati in sella a un paio di moto, sarebbe avvenuto intorno alle 14.30 e avrebbe fruttato un discreto bottino.

La notizia, data da alcuni avventori e residenti, ha fatto presto il giro del quartiere. A Peppino Antonacci e a tutti gli altri commercianti rapinati in queste settimane va tutta la nostra solidarietà, col rinnovato invito a rafforzare i controlli del territorio. Siamo certi che Peppino Antonacci non avrà per questo perso il suo buon umore e la sua voglia di cantare per promuovere il suo pesce.