foto di repertorio

Erano in corso le rituali somministrazioni mediche della prima mattinata all’ospedale Di Venere, a Carbonara, quando un paziente 38enne, dopo aver raccolto le proprie urine, appartato in bagno, si è accorto che l’operatrice sanitaria preposta al prelievo si era allontanata senza preoccuparsi di ritirare il campione.

Il malato si è quindi accorto che gli mancava il portafogli dal cassetto del comodino. Immediatamente si è messo ad urlare e vicino al suo letto sono accorsi alcuni medici in visita. Compresa la vicenda, hanno tenuto sotto controllo l’infermiera e chiamato subito la Direzione Sanitaria che ha allertato il 112.

In corsia sono quindi arrivati i Carabinieri della Stazione di Bari Carbonara che hanno perquisito la donna, trovandole in tasca il portafogli del paziente e, nel suo, il denaro che aveva già trasbordato. In totale non più di 20 euro. Tanto è bastato per arrestare la donna.

Ieri mattina, presso il Tribunale di Bari, si è svolta l’udienza per direttissima nel corso della quale, non solo è stato convalidato l’arresto, ma l’infermiera è stata condannata ad 8 mesi di reclusione e a 200 euro di multa. I Carabinieri, durante tutte le fasi dell’intervento, hanno potuto godere della piena e convinta collaborazione di tutto il personale della struttura sanitaria.