ospedale-bitonto
L'ospedale di Bitonto

Quattro milioni e mezzo di euro. A tanto ammonta il risarcimento riconosciuto in primo grado in dal tribunale civile di Bari ai genitori di due gemelli nati con gravi disabilità. Se confermato sarebbe il risarcimento più alto fino ad ora mai riconosciuto per la sanità pugliese.

A ricostruire la vicenda è la Gazzetta del Mezzogiorno: la sentenza risale al maggio dello scorso anno, ma è emersa solo ora. La Regione, che adesso dovrà riconoscere il debito fuori bilancio, ha impugnato la sentenza di primo grado.

Il caso risale alla primavera del 1992: la madre dei due bambini viene ricoverata prima all’ospedale di Gravina e poi a quello di Bitonto dove partorisce prematuramente alla 32esima settimana. I due bimbi nascono con gravi disabilità: il primo con displasia ectodermica con ritardo psicomotorio, il secondo affetto da tetraparesi spastica.

Secondo il giudice, non ci sarebbero responsabilità mediche da parte del personale dell’ospedale di Gravina ma “grossolane omissioni” da parte dei medici della struttura Bitonto, quest’ultimi mai identificati.

Il risarcimento riconosciuto, per la precisione, è di 2,6 milioni ma che diventano 4,5 conteggiando rivalutazione e interessi. La cifra, però, in attesa della sentenza definitiva, potrebbe essere più alta. A pagare saranno regione Puglia, l’ex Usl Bari 8 e l’assicurazione.