Covelli primario
Il primario Vito Covelli

Evasione fiscale, riciclaggio e intestazione fittizia di beni. Con queste accuse il gup del tribunale di Bari, Sergio Di Paola, ha rinviato a giudizio Vito Covelli, primario di neurologia.

L’indagine è nata da un’altro fascicolo che vedeva protagonista sempre il medico barese ma in relazione a presunte false certificazioni grazie a cui Mino Fortunato, boss del quartiere Japigia di Bari, avrebbe ottenuto provvedimenti di scarcerazione e benefici penitenziari.

Secondo la guardia di finanza, che si è avvalsa delle intercettazioni ambientali, Covelli avrebbe ripulito ingenti somme (pare circa 800mila euro) non fiscalizzate grazie alla complicità di Fabio Quaranta, funzionario della Banca Popolare di Bari e anche commercialista dei genitori.

Infatti anche quest’ultimi figurano a vario titolo nell’inchiesta insieme a Angela Saponaro, direttore di filiale della Banca. A processo andrà anche lo stesso istituto di credito per responsabilità amministrative.