L’inchiesta era passata da un pm all’altro per anni, a causa del loro trasferimento in altre sedi o della loro assegnazione a diverse mansioni. È scattata la prescrizione per le accuse, rivolte a 32 presunti criminali, di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti, estorsione e ricettazione, per fatti risalenti al 2004.

Tra gli imputati, all’epoca poco più che ventenni, c’era anche Donato Cassano, 18enne dodici anni fa, reo confesso dell’omicidio del boss barese Giacomo Caracciolese, avvenuto nell’aprile del 2013, e per questo condannato in primo grado a 30 anni di reclusione.

Il gruppo, che operava al quartiere San Paolo di Bari, importava cocaina e hashish da Olanda e Germania e la rivendeva al dettaglio in città e nei locali di Castellaneta Marina, del Salento e di Riccione.