Servizi falsi spacciati per storie vere agli spettatori di Striscia la Notizia. Dieci in tutto.  Secondo la Procura, che ha chiuso le indagini Mingo, ex inviato del tg satirico di Antonio Ricci, avrebbe truffato Mediaset con la complicità di sua moglie, facendosi pagare come storie vere ciò che in realtà era stato inventato. In mezzo ai rimborsi richiesti, ci sarebbero stati anche i costi dei figuranti.

I casi segnalati sono quelli del sedicente dipendente della Motorizzazione civile, sgamato apromettere il recupero dei punti persi sulla patente in cambio di una mazzetta; dell’intermediario bancario di Margherita di Savoia che finanziava prestiti irregolari dietro compenso. Ma nella mischia ci sono la falsa maga sudamericana, il falso avvocato. Falsi anche i casi in cui Mingo veniva picchiato.

Le indagini erano state aperte nei confronti di Corinna Martino, amministratore unico della società Mec Produzioni Srl, di Domenico De Pasquale era socio, dello stesso De Pasquale (in arte Mingo) e della segretaria, indagata per favoreggiamento. Quest’ultima, infatti, avrebbe mentito agli investigatori. La truffa ipotizzata dalla Procura ammonta a circa 200mila euro.

I servizi falsi, sostiene il pm Isabella Ginefra, sarebbero stati confezionati all’insaputa  di Fabio, l’altro inviato, la cui posizione verrà archiviata.