Lo chiamavano il “Madoff” del quartiere Murat. Si tratta di Francesco Della Noce, il 47enne barese accusato di aver raggirato alcune decine di professionisti baresi. Il Tribunale lo ha condannato a otto anni e due mesi. La truffa era messa a segno attraverso compravendite fittizie di appartamenti con la promessa di facili guadagni grazie a fondi inesistenti. I giudici hanno accolto senza riserve la richiesta dell’accusa, avanzata in aula dal pubblico ministero Claudio Pinto.

I reati contestati sono falso, truffa e abusiva intermediazione finanziaria. Tredici le parti civili alle quali è stato disposto il risarcimento. Gli atti del processo, inoltre, sono ripassati nelle mani del pm per valutare la situazione di tre testimoni, che avrebbero dichiarato il falso.

Il truffatore si presentava come ingegnere, pur avendo conseguito la laurea negli Stati Uniti. Laurea probabilmente non valida nel nostro Pese. Tra il 2006 e il 2012 avrebbe truffato l’Agenzia delle Entrate e altre 35 persone. Della Noce scaricava da internet il progetto di un bel complesso immobiliare in via Calefati, poi con un unico preliminare, utilizzato come un ciclostile, vendeva lo stesso immobile a più persone, intascando la caparra.

La Procura ha dimostrato che l’ingegnere era pratico anche di fondi di investimenti stranieri, con la promessa ai clienti della Bari bene di veder aumentare il proprio capitale con interessi vantaggiosi. Fondi che si rivelavano completamente inesistenti.