“Abbiamo potenziato il personale della sicurezza nel caso i consorziati maggiormente colpiti dal nubifragio avessero avuto bisogno di un aiuto. Ci siamo mossi subito per il ripristino delle utenze. Uno dei sue sottopassi, quello dal lato di Brindisi, è stato riaperto”. Francesco Paolo De Mattia è il presidente del Consorzio Rosa Marina, la località balneare sul litorale di Ostuni, nel brindisino, travolta da una quantità d’acqua e fango senza precedenti.

Nel 2002 una cosa simile, ma non di questa portata. Muri distrutti, manufatti pesantemente compromessi. “In queste ore stiamo provvedendo a quantificare i danni – spiega De Mattia – ci vorrà del tempo, soprattutto nella zona Uliveto, la porta d’accesso per chi proviene da Bari”. La piscina del Grand Hotel è stata letteralmente spazzata via. Le palme sono finite in mare.

“Intanto provvediamo a fare una ricognizione per quantificare i danni nelle zone comuni – continua De Mattia – poi abbiamo chiesto ai consorziati di farci sapere ciò di cui necessitano”. Sono state ore di terrore per villeggianti e abitanti stanziali, circa una cinquantina di famiglie. L’acqua in certi punti ha raggiunto i due metri d’altezza. I Vigili del Fuoco stamattina hanno individuato in mare un’auto abbandonata dal proprietario nel mezzo della tormenta per riuscire a mettersi in salvo.

“Ci sono due lame – spiega il presidente – le case costruite nelle vicinanze dei punti più critici sono quelle che hanno risentito maggiormente della furia dell’acqua. Ci sono soluzioni, già vagliate, che potrebbero risolvere una volta per tutte il problema. Bisognerà capire come trovare le risorse per provvedere”. “In ogni caso – continua De Mattia – ribadisco la mia vicinanza a quanti hanno subito danni, pur sottolineando come, per fortuna, nessuno sia rimasto ferito”.