In questi giorni i Carabinieri di Adelfia consegneranno in Procura la notizia di reato per truffa ai danni di Carmela Barone, la 56enne di Bitonto, titolare della Scoppio Viaggi che ha rovinato le vacanze a diversi cittadini di Adelfia. Solo a quel punto la donna potrà essere interrogata ed eventualmente chiarire la sua posizione.

Nonostante le voci circolate in paese subito dopo il suo tentato suicidio, il movente della presunta truffa è ancora poco chiaro. Usura? Relazioni pericolose? Perché la signora Barone ha trattenuto per sé i soldi degli acconti dei viaggi prenotati da chi poi è rimasto senza soldi e senza vacanza? Neppure gli investigatori sono riusciti a fare completamente chiarezza sulla vicenda. Il plico preparato dai militari dell’Arma per il momento conterrebbe circa una dozzina di denunce. Le altre che eventualmente arriveranno, confluiranno successivamente nello stesso fascicolo.

Inizialmente si era ipotizzato un ammanco di 250mila euro. A distanza di alcune settimane dal momento in cui sono venuti a galla i problemi, però, la cifra si è sgonfiata di molto. A voler arrotondare per eccesso si sarebbe scoperto che all’appello mancherebbero circa 50mila euro.

I punti oscuri della vicenda in ogni caso restano ancora tanti e non può che essere Carmela Barone a chiarirli. Così come si dovrà capire se la donna è nelle condizioni di risarcire chi l’ha denunciata.