La notizia era trapelata dalla stampa in mattinata, ancor prima che venisse comunicata in via ufficiale al sindaco di Bari Antonio Decaro, sebbene i contatti ufficiosi avessero preannunciato la decisione: nella riunione del comitato di indirizzo di questa mattina, Gianrico Carofiglio ha rassegnato le sue dimissioni da presidente della Fondazione.

A comunicarlo è una nota ufficiale: “La delicatezza della situazione in cui versa la Fondazione per via delle numerose cause di lavoro che rischiano di mettere in ginocchio l’ente portandolo alla liquidazione, richiede un intervento di carattere politico, al di fuori, dunque, dei confini del mandato a suo tempo ricevuto da Gianrico Carofiglio. È dunque necessario che il ruolo di Presidente della Fondazione venga ricondotto all’amministrazione comunale, titolare di legittimazione politica e di poteri sostanziali per affrontare l’emergenza”.

“Le cause profonde e le responsabilità di questa fase complicata – si legge ancora nella nota – andranno individuate alla loro origine, con serietà e determinazione. Questo però in una fase successiva, una volta superata la grave emergenza in corso. In termini metaforici: se c’è un incendio, prima si spengono le fiamme e poi si cerca di capire chi le ha determinate”.

Sulla decisione di Carofiglio avrebbero pesato gli scandali che hanno travolto l’Ente, primo fra tutti quello che ha coinvolto l’ex direttore amministrativo Vito Longo, finito in manette per le tangenti. Alle dimissioni avrebbero contribuito anche le numerose vertenze mosse dai lavoratori della Fondazione, che l’hanno portata sull’orlo del fallimento.

Ieri pomeriggio, intanto, il consiglio regionale ha rifinanziato l’Ente con 800mila euro. Al termine della seduta i consiglieri regionali del Movimento 5Stelle hanno annunciato l’imminente richiesta di istituire una commissione di controllo: “Nel corso dell’acceso dibattito che si è generato – scrivono i consiglieri – il presidente Emiliano ha detto testualmente di essere “il primo interessato a chiarire l’origine di tutte le opacità di cui si è parlato” aggiungendo poi di essere disposto ad appoggiare l’idea di creare una commissione regionale d’inchiesta sulla fondazione Petruzzelli e/o più in generale sulle fondazioni pugliesi. Presenteremo al più presto la richiesta di istituire tale commissione, certi che il Presidente Emiliano sarà pronto, come ha dichiarato questo pomeriggio, ad appoggiarla nel nome della trasparenza”.

Sul finanziamento si è espresso anche Ignazio Zullo, capogruppo dei Conservatori e Riformisti: “Durante i 10 anni di amministrazione al Comune di Bari di Emiliano, con Vendola presidente di Regione, abbiamo assistito al crack della Fiera del Levante, oggi è il turno della Fondazione Petruzzelli”.

“C’è chi vorrebbe far pagare ai cittadini con la tassazione – prosegue Zullo – gli sperperi della gestione politicizzata. Oltre alle assunzioni, dalle cronache giornalistiche è emerso uno spaccato indegno, fatto di sperperi inenarrabili e ruberie di ogni genere di cui pare che nessuno si sia mai accorto e su cui nessuno ha vigilato. Il che è veramente singolare. Un modo di interpretare l’attività di governo della cosa pubblica che si riversa sulle tasche dei cittadini con l’aumento della tassazione ed un impoverimento generale. Dobbiamo registrare -conclude Zullo- che il centrosinistra continui ad operare solo per raccogliere consenso clientelare, restando inchiodati alle poltrone sulle spalle della collettività”.