“La Medicina d’Emergenza perde uno dei più grandi maestri italiani. Arrivederci Prof. Francesco Ciccio Stea e grazie per l’Uomo e il Medico che sei stato”. Prendiamo uno a caso dei commenti di cordoglio che si stanno moltiplicando sui social network. Il professore, direttore dell’emergenza e urgenza del Policlinico di Bari, s’è spento a 61 anni, dopo un’immane battaglia contro un tremendo tumore.

Francesco Stea, Ciccio per gli amici, ha provato fino all’ultimo momento ad avere ragione del male. Ci siamo conosiuti in cirscostanze rocambolesche. Volevo entrare con la telecamera nel tuo pronto soccorso, al Policlinico, per riprendere l’ultimo presunto sopruso nei confronti di un paziente. Mi spiazzasti aprendomi le porte del triage e poi degli ambulatori.

“Riprendi, riprendi pure, non abbiamo niente da nascondere”, mi dicesti. Rimasi spiazzato. Prima di congedarmi ti lasciasti scappare una verità assoluta: “Se tutti aprissero le porte degli enti pubblici ai giornalisti, il mondo andrebbe in maniera diversa”. Proprio così, Ciccio, ma purtroppo va come va. Il buon Dio ha deciso così, tu hai fatto il possibile per lasciare un segno. Meriteresti qualcosa più dell’intitolazione di un’aula. La tua vicinanza nel tribolato periodo della malattia e poi della morte di mia suocera, è un dono che non potrò mai dimenticare. Mi torni in mente con la tua immancabile sigaretta a prendere decisioni delicate. Mi mancherai. Addio Ciccio.

I funerali del professor Ciccio Stea si terranno domani primo settembre, alle ore 16, presso la chiessa di San Ciro, al quartiere Mungivacca.