I vertici di Ferrotramviaria sono indagati dalla Procura di Trani per il disastro ferroviario avvenuto martedì 12 luglio tra Corato e Bari in cui sono morte 23 persone e altre 52 sono rimaste ferite.

A renderlo noto è l’ANSA. Dagli ambienti giudiziari si apprende che i nuovi indagati per l’incidente ferroviario avvenuto il 12 luglio scorso, dopo i capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, sono il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti, il direttore di esercizio delle Ferrovie del Nord Barese (Ferrotramviaria), Michele Ronchi, e la presidente e legale responsabile di Ferrotramviaria Gloria Pasquini.

I reati ipotizzati sono disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime. Nel registro degli indagati della Procura di Trani è stata inoltre iscritta la società Ferrotramviaria ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

Nel frattempo Ferrotramviaria esprime profondo cordoglio alle famiglie di quanti hanno perso la vita nel doloroso evento, nella speranza che i feriti possano tornare a riabbracciare i loro cari nel più breve tempo possibile.

L’azienda, che si dice a sua volta vittima del disastro, è accanto alle famiglie degli scomparsi – fra cui ci sono anche suoi dipendenti – e si rende disponibile e pronta a fare tutto quello che le compete per sostenerle.

La stessa Ferrotramviaria S.p.a. intende collaborare senza riserve con la Magistratura per accertare ogni responsabilità. L’Azienda ha nominato come difensori l’avv. Michele Laforgia e l’avv. Enzo Augusto.