Tra i 21 indagati nell’inchiesta per l’aumento di capitale della Carife avviata dalla Procura di Ferrara c’è anche Marco Jacobini, presidente della Banca Popolare di Bari. L’inchiesta si riferisce all’aumento di capitale per 150 milioni di euro attuato dalla Carife nel 2011.

Per la procura, la reciproca sottoscrizione di azioni per lo stesso importo tra la Cassa di Risparmi di Ferrara, la Banca Popolare di Bari, la Banca Popolare di Cividale, la Banca Popolare Valsabbina e la Cassa di Risparmio di Cesena annullerebbe, di fatto, l’aumento di capitale: «Lo scambio di azioni è un’operazione non corretta – ha detto il procuratore Bruno Cherchi – vietata dalle norme del codice civile».

Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha perquisito le sedi della Banca Popolare di Bari, come pure le sedi degli altri istituti di credito coinvolti. Nei prossimi giorni la Procura ha già fatto sapere che ascolterà gli indagati.