Al tempo se n’è parlato tanto e a lungo, prima di installare i nuovi posacenere in giro per Bari, l’Amiu ha dato ascolto ai cittadini che si erano espressi anche attraverso il nostro microfono. La speranza, vana, era che, una volta piazzati, fossero utilizzati per quel che sono, posacenere appunto, e non come “sfogatoio” personale di rabbia e frustrazioni.

Purtroppo così non è stato. ieri, sulla pagina facebook di Amiu Puglia, l’azienda ha postato due fotografie molto eloquenti. I soliti idioti, o il solito dal momento che non sappiamo se si sia trattato di un singolo o di un gruppo, nei giorni scorsi ha sradicato uno dei nuovi posacenere posizionato nel giardinetto pubblico di piazza Garibaldi. Perché? Vai a capirlo, fatto sta che “il danno è fatto” e adesso tutti dobbiamo pagare per l’imbecillità di qualcuno.

L’Amiu ha scelto lo strumento dell’ironia per denunciare pubblicamente l’atto vandalico, ma in verità, da ridere c’è ben poco. Ancora una volta Bari, purtroppo, mostra il suo lato peggiore, quello dell’inciviltà e dell’incuria. Ecco cosa ha scritto l’azienda su facebook.

Quando (d’accordo con l’amministrazione comunale) abbiamo deciso di potenziare i posacenere a Bari, nel quartiere Libertà abbiamo svolto un’indagine tra i cittadini per chiedere dove e come piazzarli. Qualcuno dei baresi interpellati, proprio dalle parti di piazza Garibaldi, aveva obiettato, pacatamente e letteralmente: “non sit metten chidd ca stonn, che so brutt!”, invitandoci a istallare posacenere differenti. E abbiamo scelto questi, anche interpretando il gusto dei residenti e delle tante persone che frequentano quotidianamente la zona.

Ora, capiamo che a tutti tutti non possano piacere, ma se non sono di vostro gradimento, basta scriverci o telefonarci, la prossima volta ne sceglieremo di ancora più belli.
PS Ovviamente si scherza. A quell’incivile (o incivili) che non ha resistito all’irrefrenabile prurito alle mani (o ai piedi), consigliamo vivamente una palestra per dare sfogo liberamente ai propri impulsi: costa meno e soprattutto non la paghiamo noi, cittadini per bene come quelli che con la loro differenziata hanno evitato il pagamento dell’ecotassa.