Non andranno a processo gli otto dipendenti Amtab accusati dal pubblico ministero Francesco Bretone, di aver truffato l’azienda municipalizzata del trasporto pubblico locale barese, per aver abusato dei permessi della legge 104. Il gup del Tribunale di Bari, Antonio Diella, li ha prosciolti da ogni accusa. Rinviato a giudizio, invece, un nono imputato, anche lui dipendente dell’Amtab, perhé avrebbe beneficiato delle agevolazioni previste dalla legge anche dopo la morte del familiare.

Secondo quanto affermato dalla Procura, i nove dipendenti pubblici avrebbero usufruito indebitamente dei tre giorni al mese di permessi previsti dalla legge 104, assentandosi dal posto di lavoro senza averne alcun diritto. In alcuni casi è stato lo stesso Inps a segnalare che i permessi di cui godevano alcuni lavoratori erano scaduti, ma ancora indebitamente utilizzati.

durante l’udienza preliminare sono stati chiamati a testimoniare il direttore provinciale dell’Inps e il responsabile del personale dell’Amtab. I dirigenti hanno spiegato, come sostenuto dalle difese, che il permesso 104 veniva rilasciato al momento della presentazione della richiesta, prima che l’Inps accettasse o rigettasse la domanda. Per questa ragione, in sostanza, i lavoratori che non ne avevano diritto non avrebbero consapevolmente commesso la presunta truffa, perché ne avrebbero usufruito in attesa della risposta.

La Procura, però, ha un’altra inchiesta aperta sull’Amtab. S’indaga per truffa, in seguito ai presunti illeciti nell’affidamento dei lavori di manutenzione dei mezzi, per abuso d’ufficio sui contratti di proroga di alcuni appalti, dai servizi di pulizia a quelli di vigilanza, alla manutenzione dei sistemi informativi e di telecontrollo. All’ex presidente Tobia Binetti vengono contestate anche le ipotesi di falso in bilancio e peculato.